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L’importanza della sentenza n. 23397/2016

L’importanza della sentenza n. 23397/2016

Le Sezioni Unite della Cassazione con la sentenza n. 23397/2016 hanno accolto questa tesi stabilendo in modo definitivo che le cartelle esattoriali si prescrivono in 5 anni (per il bollo auto la prescrizione è ancora più breve, perché è di 3 anni dalla notifica della cartella esattoriale).
Questa sentenza ha completamente spiazzato l’agente della riscossione che per anni aveva pensato e si era organizzato per riscuotere i propri crediti in un arco temporale di 10 anni.
Sai cosa significa questo?
Vuol dire che milioni di cartelle e di avvisi che prima non potevano essere impugnati in giudizio per prescrizione, perché questa era decennale, adesso invece lo sono.
Ma ti assicuro che quando esistono i presupposti per annullare il debito per prescrizione il risultato è praticamente certo. Il principio stabilito dalla sentenza a Sezioni Unite della Cassazione è stato ribadito ancora più recentemente sempre dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 930 del 17-1-2018.
Con un esempio ti chiarirò questo principio. Immagina che hai ricevuto delle cartelle di pagamento per un ammontare di 60.000 euro il 15 marzo 2014, e per evitare di subire delle azioni esecutive hai deciso di rateizzare il tuo debito con l’agente della riscossione pagando tutto in 10 anni. Grazie a questa sentenza, anche se hai pagato regolarmente le tue rate fino al 15 marzo 2019 per un importo di 30.000 euro, dopo tale data, essendo trascorsi ormai più di 5 anni dalla notifica delle cartelle esattoriali, potrai chiedere al giudice di annullare il tuo debito residuo per prescrizione quinquennale, e quindi i restanti 30.000 euro.

Redatto da: Andrea Saverio Teofrasto

 

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