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Debiti e contenziosi? Si risolvono con la transazione a SALDO E STRALCIO

Debiti e contenziosi? Si risolvono con la transazione a SALDO E STRALCIO

È capitato sicuramente a parecchie persone di trovarsi in un momento di difficoltà economica nella propria vita, che le ha costrette a doversi rivolgere alla banca o ad un istituto finanziario per richiedere un prestito, nella speranza poi di poterlo onorare e estinguere nei tempi dovuti. A volte, però, le cose non vanno sempre ne verso giusto e ci si può trovare in condizioni di estrema difficoltà, magari perché si è perso il lavoro o perché sono capitati degli inconvenienti o degli imprevisti che hanno totalmente sconvolto il normale ritmo di vita.

Situazioni come quella sopra descritta, purtroppo, accadono di sovente e ci si ritrova nell’impossibilità di pagare le varie rate dei prestiti o dei finanziamenti, fino ad arrivare ad una condizione di totale insolvenza.

Non tutti sanno che di fronte a questi momenti esiste una valida soluzione per mettere fine a tali difficoltàil saldo a stralcio, ossia una risoluzione bonaria con il creditore per favorire il rientro del proprio debito.

Cosa è e come funziona il saldo a stralcio

Il saldo a stralcio è un validissimo strumento di negoziazione dei debiti con le banche e con le finanziarie, in caso di posizioni di sofferenza economica o di conteziosi. Permette al debitore di chiudere la propria posizione di debito versando una somma inferiore rispetto al totale dell’importo residuo che dovrebbe corrispondere alla banca o alla finanziaria. In poche parole, il creditore attraverso questo accordo, accetta di ridurre una certa percentuale di debito che si ha nei suoi confronti.

Un esempio pratico potrà essere più esemplificativo. Il signor Rossi (il debitore) ha un debito residuo con la propria banca (il creditore) di 20.000 euro, ma a causa della perdita della propria occupazione sa che in futuro non potrà più riuscire a pagare la rata mensile di 800 euro che deve all’istituto bancario. Per evitare, dunque, che quest’ultimo agisca a livello legale, per poi procedere al pignoramento degli eventuali beni del debitore – maggiorati di oneri per interessi e di spese legali – il creditore accetta di chiudere il debito a fronte di un pagamento immediato di 12.000 euro.

In questo modo il debitore risparmia ben 8.000 euro di debito e la banca ottiene un introito certo e immediato. Questa è, nello specifico, l’operazione di saldo a stralcio.

Quali sono i vantaggi per le parti con il saldo a stralcio?

Per il debitore, il saldo a stralcio rappresenta un’ottima via quando per vedersi sostanzialmente ridotto il debito, senza dover incorrere nel rischio di possibili azioni giudiziarie future nei suoi confronti. Con una somma molto minore rispetto a quella dovuta, conviene chiudere un debito a saldo e stralcio e estinguere così la propria posizione debitrice.

Dall’altra parte, anche per il creditore il saldo a stralcio potrebbe rivelarsi la via migliore di fronte agli insoluti dei debitori (che si prevede di non riuscire più a recuperare). Piuttosto che non rientrare di nemmeno un euro e di dover indire una causa, con tutte le problematiche e le spese che essa comporta, il creditore può uscire dal difficoltoso recupero delle somme a lui spettante acconsentendo ad una sorta di “sconto” sugli importi dovuti e riuscendo in questo modo ad ottenere un’entrata sicura e immediata.

Quando si può richiedere un saldo a stralcio e in che modo va fatto?

Non esistono dei termini ufficiali e obbligatori da dover rispettare per poter richiedere il saldo a stralcio. La cosa certa è che tale operazione va richiesta solo dopo che la propria pratica finanziaria è già andata in sofferenzae la banca o l’istituto finanziario ha già il sensore che il proprio credito dovrà essere girato a perdita.

La proposta di negoziazione contenente l’offerta che il debitore presenta alla banca va fatta in via scritta, tramite raccomandata, direttamente al creditore. Ovviamente, la chiusura di un debito mediante saldo a stralcio non è un’operazione semplice che viene sempre recepita positivamente dalla banca o dall’ente che ha erogato il prestito e per poter far sì che essi diventino sensibili alla richiesta del debitore, bisogna porre la domanda in modo corretto e intelligente. Per far questo è necessaria l’esperienza e la professionalità di chi è specializzato in questa operazione e riesce a dimostrare un forte potere di negoziazione, che garantirà sicuramente la possibilità di concludere la transazione a condizioni vantaggiose. Inoltre, spesso, la presenza di un avvocato che segua la negoziazione può apportare una certa autorevolezza alla richiesta inoltrata.

È possibile richiedere il saldo a stralcio anche per un mutuo?

L’operazione di saldo a stralcio può essere fatta dal debitore anche per il proprio mutuo, poiché esso rappresenta un vero e proprio finanziamento concessogli. Questo tipo di negoziazione è possibile anche quando l’immobile sta per essere messo all’asta, in quanto l’eventuale accordo transattivo che avverrà tra creditore e debitore interromperebbe il processo esecutivo che sarebbe proseguito invece con il pignoramento e la vendita forzata del bene all’asta.

Il saldo a stralcio va concluso solo con un rimborso totale ed immediato?

Nella maggior parte dei casi la banca o la finanziaria accettano di vedersi ridurre percentualmente le somme dovute soltanto a fronte di un introito globale seduta stante. È anche vero, però, che quando ci si trova davanti a grossi importi che devono essere rimborsati e in presenza di enormi difficoltà economiche del debitore, banca e finanziaria potrebbero accettare un saldo a stralcio che preveda in ogni caso la rateizzazione o il dilazionamento del rimborso.

Cosa accade dopo il saldo a stralcio?

Se il riscontro alla domanda di saldo a stralcio risulta essere positivo, il debito viene chiuso in base ai termini dell’offerta a saldo a stralcio: entro la scadenza (o le scadenze) stabilite dalla proposta, il debitore dovrà saldare la rata (o le rate) previste dal piano di rientro. Una volta chiusa la posizione, il creditore rilascerà al debitore una lettera liberatoria che attesta che più nulla gli è dovuto. Inoltre, dopo il saldo a stralcio, si avrà anche la cancellazione dal CRIF (Centrale Rischi Finanziari) del nominativo del debitore che tornerà ad essere così “pulito”.

Se, al contrario, il saldo a stralcio venisse rifiutato, il creditore potrebbe decidere di proseguire tramite decreto ingiuntivo nei confronti del debitore, cercando di rivalersi sulla busta paga o sui beni del debitore.

Cosa fa desistere una banca dal procedere con un decreto ingiuntivo e scegliere invece il saldo a stralcio?

La giustizia italiana, inutile nasconderlo, è quasi sempre caratterizzata da lunghissimi tempi di attesa e da diverse complicazioni che spesso scoraggiano chi deve intraprendere delle cause legali di piccolo e medio peso. Il sovraccarico di pratiche e la lentezza dei tribunali nella loro gestione, la complessa burocrazia e gli alti costi e oneri legali, scoraggiano spesso le banche e le finanziarie a intraprendere la via del recupero forzato dei crediti e le spingono a percorre vie più rapide e convenienti, come il saldo a stralcio. In un panorama, dunque, da un lato sconfortante, questa situazione può rivelarsi una buona occasione per chi è in difficoltà a ottenere condizioni vantaggiose per rientrare dei propri debiti.

 

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